Ciarduna di ricotta a la Camastrisa

Ciarduna di ricotta a la camastrisa.

Variante creativa di Giovanni Sciovè

Domenica scorsa, poco prima di mezzogiorno, ho ricevuto una telefonata dal mio amico, nonché compare e “chef per passione“, Giovanni Sciovè nella quale mi preannunciava una sua visita. Incontrandoci pochi minuti dopo, senza neppure scendere dall’auto, mi  ha lasciato un involucro  protetto  nella parte superiore con carta stagnola, dicendomi: “Assaggiali e fammi sapiri cuomu ti parinu”.

Scartato  l’involucro ho trovato  la gradita sorpresa di cinque, dico, ben cinque “Ciarduna di ricotta a la camastrisa” (nella variante, ovviamente, di Giovanni Sciovè) ancora caldi, da “assaggiare” e, per quello che vale il mio parere nel caso in questione, da recensire, cosa che faccio  adesso e condivido con voi.
A parte la  pasta, fragante e gustosa al punto giusto arricchita, com’è da tradizione, da una spolverata di mandorle tostate (tritate in maniera grossolana)  e da una soffiata di zucchero a velo. Ovviamente, abitando a Camastra (AG), in Sicilia,  come per molti di voi, non è la prima volta che faccio degustazione di simili dolcezze della rinomata pasticceria siciliana, devo però essere sincero, la cosa che più ho apprezzato è stata la bassa concentrazione di zucchero utilizzata per la preparazione del ripieno (circa 1/3 rispetto alle dosi ufficiali, cit. Giovanni Sciovè) di ricotta, cosa che fa’ apprezzare appieno il gusto della ricotta stessa addolcito, ogni tanto, da inserti di cioccolato fondente.

Ciarduna di ricotta a la camastrisa.

Considerata la delicatezza del ripieno di ricotta preparato da Giovanni, con pochissimo zucchero nella preparazione,  ed essendo  i nostri raffinatissimi palati ormai assuefatti alla decisa botta di sapore della ricotta zuccherata che di solito ci inebria la bocca al primo morso dato allo ciarduni di ricotta a la Camastrisa,o di qualsiasi altra parte di Sicilia , nel confronto con il sapore, anch’esso molto deciso, dell’involucro rivestito di mandorle tostate e zucchero a velo, il ripieno non ha l’importanza che potrebbe (e dovrebbe) avere.

La mia umilissima opinione per evitare il predominare del gusto dell’uno sull’altro nello ciarduna di ricotta a la camastrisa , sarebbe di optare per una piccolissima diminuzione dello spessore dell’involucro per riequilibrare il tutto in un (passatemi la frase!!!) “trionfo di gusto e sapore“.

Questa, comunque è una mia  personalissima considerazione ed anche voi, probabilmente, avrete altri gusti e ricette diverse da suggerire, in tal caso siete inviti a condividerle con noi scrivendole nei commenti a questo post.

Chiudo affermando che sono veramente buoni e… delicatissimi.

Per chi è interessato alla  ricetta credo sia già ,o lo sarà a breve, sul blog del mio amico Giovanni : giovannisciove.altervista.org

Complimenti Giovanni!!!

 

cciarduna di ricotta dolce tradizionale Camastra Agrigento Sicilia
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