Il chilometro zero e i polli

Sono sempre stato un sostenitore del “chilometro zero” e non solo per i buoni  prodotti che l’agricoltura ci offre. Ho sempre scritto (e praticato) del bisogno di sostenere l’agricoltura e le botteghe siciliane prima di quelle in rete però (si c’è un “però”),anche agricoltura e botteghe artigiane dovrebbero incentivare chi sceglie di comprare da loro non rivolgendosi ai tanti negozi online.
Perchè vi racconto questo? Ve lo dico subito.
Circa 20 giorni addietro si è rotta la 6^ corda della mia chitarra classica. Ho evitato di comprarla (comodamente seduto a casa e con un semplice click) per comprarla in uno shop musicale di Canicattì. Ho aspettato di averne occasione, ci sono andato ed ho comprato la mia 6^ corda al “modico prezzo” di 2,90 Euro. Ora dico io, caro shop musicale locale non è che ti offendi se la prossima volta non verrò più da te, visto che l’intero set i corde (6 corde e stessa marca) online l’ho pagato solo 6 euro e 90 centesimi e senza alcuna spesa di spedizione?
Io come abitante del tuo stesso territorio ho sentito il bisogno di comprare da te, tu come bottegaio di questo territorio hai solo pensato di fregarmi. Così non va proprio bene… proprio no. 🤔😉
Come siciliani, noi consumatori, abbiamo il dovere sostenere il nostro territorio, voi agricoltori, bottegai e commercianti avete il dovere di rispettarci e, soprattutto, essere onesti con chi ha scelto di comprare da voi, non considerandoci come “polli da spennare”.
Naturalmente non tutti sono come lo shop musicale locale di cui vi ho raccontato in questo post, tantissimi altri sono onesti e si accontentato del giusto guadagno.
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